Oggi ho avuto l’occasione di visitare l’orto botanico della mia città e devo dire che è stata un’esperienza molto piacevole. A partire dai grandi e imponenti abeti di montagna le cui cime sembrano danzare col vento ,ai delicati tulipani dipinti con ogni tonalità di colore immaginabile, tutte le piante mi hanno sempre affascinata. Tra i molti e variegati arbusti che ho avuto occasione di vedere oggi, c’era un fiore che ha catturato particolarmente la mia attenzione. Si trattava di un fiore molto piccolo e fragile che stava nascosto all’ombra di un cespuglio, la qualità che rendeva questo fiore così affascinante è che poteva comunicare. Questo fiore attraverso un mutamento di colore riusciva appunto a parlare con gli insetti. Quando era di un colorito roseo avvertiva gli insetti che necessitava dell’impollinazione promettendo loro del nettare come ricompensa, quando invece assumeva sfumature violacee li informava che non aveva più bisogno di alcuna manodopera. A volte penso sarebbe davvero bello essere un fiore al quale basta un semplice mutamento di colore per dire a un amico: ” Hey torna qui, ho ancora bisogno di te” insomma capire che si ha bisogno l’uno dell’altro senza dire nulla ma semplicemente perché si è consapevoli che è l’unico modo per sopravvivere.