Anche quando ti metti a raccontare con quegli occhi illuminati dall’emozione le bravate del tuo gatto e tutti sono lì, pronti a gridarti “fuori tema”, senza neppure ascoltare, a te non importa. Scappi via da quei loro racconti superficiali che parlano di vite un po’ piene di niente, vite finte , vite costruite su ciò di cui gli altri vogliono sentir ciarlare.
Anche quando è Carnevale e il tuo cuore rimane il solo scoperto in mezzo a tante maschere, a te non importa. Scappi via da quell’apatia racchiusa forse in quei coriandoli di carta da cui tutti i fanciulli sono ricoperti.
Anche quando il Sabato sera gusti il tuo gelato, seduta su una vecchia panchina del parco, e tutti ti passano davanti sfoggiando i loro sorrisi fasulli da sbornia, a te non importa. Scappi via da quella loro felicità artificiale che nonostante l’ipocrisia sembra ciò di cui tutti vogliono fare parte.
Anche quando continui a saltare sui tappeti elastici con quella spensieratezza da bambina e tutti gli altri rimangono a osservarti un instante, con quei loro sguardi giudicanti, a te non importa. Scappi via da quell’incessante bisogno di un’approvazione comune che sembra pervadere ognuno.
Anche quando sei sola, in un angolo della stanza, tutta presa nel disegnare ciò che passa per quella tua fervida immaginazione e tutti sono dall’altra parte a strepitare tra loro, a te non importa. Scappi via da quella loro incoerenza. Reputano il contatto umano qualcosa di superfluo ma allo stesso tempo non sembrano capaci di stare soli.
Anche quando scoppi a piangere e tutti sono troppo presi da loro stessi per accorgersene, a te non importa. Scappi via da quella loro immonda indifferenza verso ogni forma di empatia.
Continui a scappare via da tutto questo, ma non lo fai isolandoti dal resto. Al contrario, continui a sorridere a tutti nella speranza che forse un giorno qualcuno ricambierà.
a te non importa
e a me piaci così.